David Olère

David Olère nacque a Varsavia il 19 gennaio 1902 e studiò all’Accademia di Belle Arti. A soli 16 anni si trasferì, per esigenze lavorative, a Danzica e successivamente a Berlino. Nel 1921 cominciò a lavorare nel mondo del cinema come costruttore di set. Nel 1923 si trasferì a Parigi dove lavorò come pubblicitario e costumista per la Paramount Pictures. Nel 1930 si sposò ed ebbe un figlio. La sua vita serena e promettente ad un certo punto, come per milioni di altre persone, fu interrotta e deviata da un’ideologia…

Il 20 febbraio 1943, Olère fu arrestato dalla polizia francese e deportato successivamente, il 2 marzo 1943, ad Auschwitz, insieme ad altre 1000 persone. 

Da questo trasporto vennero selezionate 119 persone per il lavoro, i restanti altri finirono subito nelle camere a gas.  

Olère venne inserito nell’unità di prigionieri che svuotavano le camere a gas e bruciavano i corpi.   Fu anche costretto a lavorare come illustratore, scrivendo e decorando lettere per le SS.

Olère rimase ad Auschwitz fino al 19 gennaio 1945, quando i nazisti in ritirata, lo trascirarono, insieme a tanti altri prigionieri, tra vari campi minori fino ad Ebensee dal quale fu liberato il 6 maggio 1945.

Olère alla fine della guerra si è sentito in dovere di raccontare Auschwitz. Nella sua persona vivevano i ricordi di tutto ciò che aveva visto e subito con la capacità di poterlo rappresentare come artista.