Papa Francesco – Laudate Deum: La crisi climatica globale

A distanza di otto anni dalla pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato sì, papa Francesco torna a sollecitare il mondo sulla crisi climatica attraverso l’Esortazione Apostolica Laudate Deum.

Il Papa fa notare, nella Premessa, come in questi anni non si sia fatto abbastanza per contrastare il cambiamento climatico, mostrando grande preoccupazione per le conseguenze che andranno a colpire (come già succede) i popoli e le persone più vulnerabili.

La crisi climatica globale

Al punto primo della Esortazione Apostolica, il Papa afferma che i cambiamenti climatici sono, ormai, evidenti e sebbene non tutte le catastrofi possano essere attribuite all’uomo è indubbio che determinati comportamenti umani aumentano i fenomeni estremi: siccità e alluvioni.

Nel corso degli anni in molti hanno cercato di minimizzare o addirittura di negare il grave pericolo dei cambiamenti climatici, affermando che nel corso dei millenni vi sono sempre stati periodi di riscaldamento e raffreddamento del Pianeta, ma, come fa notare il Papa, tali persone fanno finta di non vedere l’accelerazione che è in corso.

In realtà la negazione è difficile da sostenere, se si guarda ai dati storici, infatti, è evidente come il riscaldamento globale sia rimasto, stabile fino alla metà del XIX secolo, quando, in coincidenza con lo sviluppo industriale, le emissioni hanno cominciato ad aumentare fino ad accelerare vertiginosamente negli ultimi cinquant’anni.

Questa accelerazione del riscaldamento globale, comporta, non solo, lo scioglimento dei ghiacciai e quindi l’innalzamento del livello del mare, ma anche l’acidificazione e la ridotta ossigenazione dei mari con conseguente moria di tante specie.

Oltre a negare l’evidenza dei cambiamenti climatici, si tenta di attribuire le problematiche del Pianeta al sovrappopolamento dei Paesi poveri; in realtà, dice il Papa, l’Africa che contiene la maggior parte dei poveri del mondo, influisce in minima parte sulle emissioni della CO2.

Perseguendo nell’intento di non voler affrontare il problema, si va affermando anche che le misure adottate per contrastare il cambiamento climatico porteranno alla riduzione dei posti di lavoro, in realtà, fa notare il Papa, la transizione verso le energie rinnovabili creerà nuova occupazione.

Nel sollecitare il cambiamento di rotta, il Papa ribadisce inoltre che, come ha evidenziato la recente pandemia Covid-19, nel Pianeta «tutto è collegato» e «nessuno si salva da solo».